La cessione d’azienda è spesso preceduta da trattative complesse tra l’imprenditore, intenzionato a vendere la propria azienda, ed il cessionario che dovrà subentrare nella titolarità dell’azienda.
In questa fase, le parti si scambiano informazioni e documenti di varia natura, spesso riservati o coperti dal segreto industriale.
Nel rispetto del principio di buona fede e correttezza l’imprenditore cedente ha l’obbligo di legge di fornire una serie di informazioni contabili, amministrative, fiscali al futuro cessionario.
In questo approfondimento, vedremo due strumenti utili a tutelare sia il cedente che il cessionario.
1) La lettera di riservatezza
La lettera di riservatezza è spesso nota nota come N.D.A. (Non Disclosure Agreement) o C.D.A. (Confidential Disclosure Agreement).
La lettera di riservatezza è un contratto atipico con il quale le parti si impegnano a tenere riservate tutte le informazioni, i dati ed i documenti tecnici acquisiti nella fase che precede la cessione dell’azienda.
Elemento rilevante è l’indicazione della durata dell’accordo, liberamente concordata dalle parti, ma che generalmente varia dai 3 ai 5 anni.
L’ammontare del risarcimento del danno, in caso di violazione del patto di riservatezza, è il secondo elemento su cui le parti devono porre la massima attenzione e definire in modo chiaro nell’ N.D.A.
2) La lettera di intenti
Diversamente, la lettera di intenti ha lo scopo di formalizzare le intenzioni del cedente e del cessionario per proseguire nelle trattative.
Spesso la lettera di intenti contiene gli obblighi e le pattuizioni della lettera di riservatezza.
È importante ricordare che questo documento non è un contrato preliminare, quindi non vincola le parti a stipulare la cessione definitiva. Le parti, infatti, possono recedere dalla trattativa qualora scoprano elementi o vengano a conoscenza di fatti tali da non rendere più appetibile la cessione aziendale.
Per evitare che questo accada, la lettera di intenti contiene molto frequentemente l’accordo delle parti a svolgere una valutazione economica dell’azienda, nota come due diligence.
La valutazione economica dell’azienda è un elemento fondamentale per quantifica
re il prezzo della cessione aziendale.
È interesse dell’acquirente, infatti, raccogliere tutte le informazioni e i documenti che descrivano in modo reale la situazione aziendale. Tali dati verranno raccolti ed elaborati da avvocati, commercialisti e periti.
Lo scopo principale della due diligence è quello di evidenziare, se presenti, elementi di rischio o di criticità.
In conclusione, solo al termine delle trattative, dopo la sottoscrizione di un accordo di riservatezza e/o di una lettera di intenti e di un’eventuale due diligence aziendale, le parti potranno concludere il contratto definitivo di cessione dell’azienda o di un ramo di essa.
Avv. Rosamaria Interdonato