Danni causati dal dentista di fiducia, che fare?
La legge Gelli ha stabilito che il rapporto che si crea tra il paziente ed il dentista è di natura contrattuale.
Il  dentista è responsabile:
se non esegue esattamente la prestazione dovuta (es. sistemazione carie)
se non raggiunge il risultato desiderato  (es. inserimento impianto – protesi)
E’ bene sapere che il danno si deve provare.
L’onere della prova sorge in capo al paziente ed al dentista.
Il paziente deve provare il risultano non soddisfacente rispetto a quanto pattuito.Â
Il dentista, invece, deve dimostrare che non era possibile ottenere un risultato migliore.
E’ bene sapere che  i dentisti hanno l’obbligo di una copertura assicurativa di responsabilità civile verso terzi per i danni derivanti dalle loro attività .
La presenza di una polizza deve, quindi, rassicurare sulla possibilità di venire risarciti.
Ma andiamo per gradi.
Il dentista prima di sottoporvi alla terapia avrà creato una cartella clinica contenente:
il preventivo con i trattamenti da eseguire ed i relativi costi;
il consenso informato;
le lastre/tac eseguite nelle varie sedute;
la descrizione dettagliata delle cure eseguite volta per volta.
La cartella clinica è essenziale per dimostrare la responsabilità del dentista.
Quando temiamo, anche a distanza di tempo dalla terapia, che l’operato del dentista sia stato maldestro e che abbia causato dei danni si deve prima di tutto chiedere un consulto ad un altro dentista.
Ci si deve, pertanto, sottoporre ad una visita specialistica e si deve accertare, anche tramite lastre/tac/relazione scritta che vi sia un reale danno.
Provato il danno, si può scrivere al dentista per richiedere i danni.
Si dovrà predisporre una lettera  da inviare con raccomandata A/R- PEC al dentista nella quale si lamentano i danni subiti.
Nella lettera si dovranno richiedere gli estremi della compagnia assicurativa del dentista.
E’ importante chiedere da subito, la copia della cartella clinica e di tutta la documentazione ivi contenuta.
Non si deve dimenticare di indicare un termine entro il quale avere una risposta.
Da ultimo, è bene ricordare che la responsabilità contrattuale si prescrive in 10 anni, dall’invio della lettera di richiesta danni al dentista.